La paideia plutarchea nelle Epistole di Guarino Guarini
DOI:
https://doi.org/10.14195/2183-1718_80_5Palavras-chave:
Guarino, Lionello d’Este, Plutarco, Vite parallele, storiaResumo
Alla corte di Ferrara il connubio tra il principe Lionello d’Este e Guarino dà impulso ad un fervido interesse per la cultura greca e latina. In particolare, l’attenzione di Guarino, espressa in varie epistole, è rivolta allo studio della storia, poiché la lettura delle imprese degli antichi, sottratte all’oblio, indica la via per apprendere la virtù e per sfuggire alla malvagità. Per tale ragione le Vite di Plutarco ben rispondono a tale esigenza culturale, poiché in esse vi sono numerosi esempi di personaggi virtuosi del passato, che hanno servito lo Stato in modo leale ed onesto e fungono da modelli da imitare. La storia è dunque magistra vitae, perché è proprio con essa e per essa che si conoscono le vicende vissute in pace e in guerra. Da tali esempi del passato Lionello potrà trarre grandi vantaggi, imparando, ad esempio, a riconoscere gli adulatori.
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